CELTISMO O DRUIDISMO

Il Celtismo o Druidismo è un movimento religioso neopagano ricostruzionistico che appare verso la fine del XIX secolo ma emerge con forza solo negli anni Settanta del XX secolo.

TRIPLICE SPIRALE O TRISCELE. Simbolo molto comune nel celtismo
Tendenzialmente il Celtismo riprende l'antica religione celtica, praticata nelle antiche zone geografiche della Gallia, dell'Irlanda e della Britannia prima che sopraggiungesse il Cristianesimo. Si tratta di un sistema religioso panteistico, animistico e politeistico, la cui teologia si distingue in base alle correnti principali nelle quali è suddiviso.
Con l'emersione e diffusione di gruppi misterici tra gli anni del 1970 e del 1980 il Celtismo è stato influenzato e ha influenzato a sua volta le filosofie New Age e la Wicca, la quale ha inciso particolarmente sulla dottrina druidista, uno dei rami celtisti.
Tra i primi gruppi pochi erano quelli di orientamento prettamente celtico, solo molto di recente le religioni celtiste hanno subito una progressiva sistematizzazione e istituzionalizzazione, e il processo è ancora in corso.
Il termine Celtismo, derivato dal nome del popolo dei Celti, è attualmente il più utilizzato come termine ad indicare l'intero movimento di ricostruzione nelle sue sfumature culturali e spirituali.
Il termine Druidismo, un tempo utilizzato come alternativa allo stesso Celtismo, è oggi utilizzato solo per indicare la specifica tradizione eclettica interna al Celtismo. Questo sostanzialmente per il fatto che mentre nelle altre denominazioni la definizione di druido viene attribuita ai soli ordini sacerdotali, i druidisti utilizzano il termine in senso universalistico per indicare sia il clero che gli aderenti alla religione stessa, in alternativa dunque all'etichetta di druidista.

La religione celtista è suddivisa in tre branche principali che si distinguono a seconda di differenti aspetti, in primo luogo il sistema teologico e cosmologico, ma anche l'intera visione del mondo e il rapporto con la società.
La corrente più ortodossa e strettamente legata ai metodi del ricostruzionismo, questa è la Senistrognata (termine che letteralmente significa "antica tradizione" in protoceltico). La tradizione senistrognatana si è impostata con la fondazione dell'associazione Imbas, sebbene di gruppi ricostruzionisti ne siano presenti in molte delle comunità celtiste diffuse nell'Europa nordoccidentale e in America settentrionale.
In opposizione alla corrente ricostruzionistica è presente il Druidismo, la cui formazione è andata sviluppandosi nel corso dei secoli che ricollegano la fondazione dell'Antico Ordine dei Druidi nel 1781 allo sviluppo moderno. Nonostante sia considerabile la branca più antica del Celtismo, il Druidismo è proprio la tradizione che più tende ad impostarsi seguendo un orientamento eclettico. La religione druidista non pretende infatti di ricostruire una religiosità identica al Paganesimo celtico del passato, ma al contrario opta per la formazione di una religione a tutti gli effetti nuova, solamente ispirata alle antiche tradizioni.
La terza tradizione è quella keltriana, separatasi da quella druidista nel 1985, quando venne ufficialmente sistematizzata dai membri della Congregazione del Druido.
  • DOTTRINA
Trattandosi di una religione neopagana di metodo primariamente ricostruzionistico, le varie denominazioni del Celtismo tendono a mantenersi il più possibile attinenti all'eventuale basamento antico-storico dei popoli celti.
Anche se il ricostruzionismo celtista è tuttavia molto blando, data la scarsità di fonti di cui dispone per operare una ricostruzione pura. Ai gruppi che si definiscono maggiormente ortodossi o ortoprattici si alternano per questi motivi nette maggioranze orientate all'eclettismo.
Il Celtismo è una religione sostanzialmente animistica e panteistica, mantenendosi nel solco dell'antica religione pagana celtica.
L'animismo sfocia in molti ambienti nel politeismo, con la raffigurazione delle divinità attribuendo a queste aspetto umanoide. Le raffigurazioni sono tuttavia solo simboli, dato che le divinità vengono concepite come forze cosmiche e identificate con i meccanismi più sottili che danno origine alla base dei processi della natura che danno una forma all'energia che sta alla base dell'universo.
L'energia che pervade e costituisce tutte le cose è considerata Divina, e da questo scaturisce una visione della natura come essa stessa sacra. È in questa concezione che risiede il panteismo della teologia celtista.
Quella descritta è la visione ortodossa, ovvero accomunante tutte le varianti riconducibili alla tradizione senistrognatana, il Druidismo e il Keltrianesimo si discostano apertamente da questa visione, abbracciando una teologia e cosmologia che mantiene sì il panteismo, ma ingloba anche la visione parallelamente monistica e dualistica tipica della Wicca.
La corrente druidista e quella keltriana del Celtismo riconoscono infatti l'Uno come identificazione del Dio cosmico ed energetico che emana l'universo, in modo analogo alla religione wiccana (la quale sono in alcune sue correnti è anche monistica), vedono l'Uno come la sorgente di manifestazione dei due poli opposti la cui complementarità dà origine a tutte le cose. I due principi dell'eterna interazione tra tutto ciò che esiste sono il Dio e la Dea.

Il sistema cosmologico del Celtismo è tendenzialmente condivisa da tutte le confessioni.
Il Celtismo suddivide il mondo nei cosiddetti Tre Reami, identificati come il Regno dell'Acqua, il Regno della Terra e il Regno del Cielo. Questi tre mondi non vengono interpretati come dimensioni realmente esistenti, quanto piuttosto, in senso psicologistico, come metafore dei tre stati dell'esistenza umana e di tutte le cose, rappresentati dal simbolo del triskele a tripla spirale, o dalla croce celtica.
Il Regno dell'Acqua è il simbolo dello status mentale ed emozionale dell'esistenza;
il Regno della Terra corrisponde alla dimensione del presente e del fisico;
il Regno del Cielo rappresenta l'elevato, il futuro e il mistico della spiritualità.
Questo terzo regno è la rappresentazione dell'obiettivo finale che il celtista deve proporsi, ovvero quello della ricerca continua e della comprensione delle cose e del mondo.
I Tre Reami sono spesso concepiti come interconnessi da un albero cosmico, elemento che accomuna la cosmologia celtista a quella dell'Etenismo. L'albero mistico è, come nella visione etena, un'ulteriore simbolizzazione dello spirito divino universale che sta alla base di tutto l'esistente.

Dal Celtista l'essere umano non è visto come entità separata dal mondo, ma come parte integrante di esso. Nel Celtismo l'uomo è parte della natura, non ha uno status di superiorità nei confronti di tutti gli altri esseri viventi e di tutte le cose. Non esiste nessun privilegio di tipo divino, l'essere umano deve semplicemente comprendere di essere egli stesso parte costituente del divino, ed emanazione dell'energia di questo.

L'escatologia celtista è strettamente legata alla visione del mondo ciclica, la quale a sua volta è interconnessa con la concezione dottrinale dei Tre Reami.
Sebbene non si conosca alla perfezione la visione della vita dopo la morte presso gli antichi popoli celtici, è risaputo che credessero in un aldilà, e che probabilmente tra i misteri tramandati dalle caste druidiche vi fosse la dottrina della reincarnazione.
Oggigiorno i celtisti credono fermamente e in maggioranza, come quanto accade trasversalmente in tutto il Neopaganesimo, nel reincarnazionismo. Tipica dei celtisti è però la credenza nel sistema del karma, importato dalle religioni orientali e che alcuni sostengono facente parte anche dell'antico sapere dei druidi. La natura delle cose, essendo costituita da eterni cicli, viene ad applicarsi anche alla visione della vita dell'essere umano. Dopo la morte la scintilla divina integrata nel corpo dell'uomo va a ricongiungersi con il tutto, e da qui inizia un nuovo ciclo di incarnazione in un mondo fisico.
Per quanto riguarda il campo etico, il Paganesimo celtico dell'antichità mise sempre in primo piano il valore della natura e la propensione alla naturalezza che ogni individuo deve mantenere.
  • ORGANIZZAZIONE
Il Celtismo non è solamente un modo di vedere il mondo filosofico, fatto di ricerca e comprensione, ma anche un sistema di pratiche mistiche e sciamaniche.
Nella maggior parte dei casi il celtista vede la vita di tutti i gironi come una forma di attività sacra, lo stesso atto di vivere è infatti il compimento dei processi divini che caratterizzano e fanno evolvere il mondo, la stessa quotidianità è accompagnata da rituali di purificazione e protezione.
In generale il rito ha una valenza fondamentale e una presenza quasi costante. Il fedele celtista combina le pratiche di purificazione con la recitazione di inni o preghiere, spesso di origine strettamente celtica, depurate agli influssi cristiani.
Un manuale di preghiere molto comune è il Carmina Gadelica, ma popolari sono anche raccoglitori di poesie sacre in particolare originarie delle culture irlandese e gallese.
Per quanto riguarda l'istituzione ecclesiastica, il Celtismo è supportato da una serie di organizzazioni internazionali e locali la cui comparsa è letteralmente esplosa in numero negli ultimi anni.
Il clero è sia maschile che femminile, mentre nelle denominazioni ortodosse i sacerdoti vengono chiamati druidi e druidesse (nel caso siano donne), nel Druidismo, in quanto il termine druido viene spesso utilizzato come alternativa a druidista, indicando tutti i fedeli.
  • OGGI
Il Celtismo ha avuto una capillare diffusione negli ultimi anni, con la comparsa di comunità, centri e gruppi in America settentrionale e in Europa, particolarmente nelle zone di tradizionale retaggio celtico quali la Gran Bretagna e l'Irlanda.
Una ricerca  del Centro Studi sulle Nuove Religioni fa notare come la maggioranza dei convertiti al Celtismo  siano innanzitutto ex cristiani (con il 37% di percentuale), seguiti da un 20% di neopagani che scelgono il Druidismo come via definitiva e un 5% di ex atei o non categorizzati.