DODECATEISMO O ELLENISMO

Il Dodecateismo (dal greco Δωδεκαθεοισμος, Dodekatheismos, letteralmente "insegnamento dei dodici Dèi") o Ellenismo è un movimento religioso neopagano che rivivifica l'antica religione greca, abolita per legge dall'imperatore romano Teodosio I nel 393.
La religione dodecateica è emersa nel corso degli anni novanta, e si è data un assetto stabile nel 1997 con la fondazione del Consiglio Supremo degli Ellenici Gentili, la principale organizzazione greca che raccoglie diversi gruppi.
CORONA TRIONFALE. Simbolo molto comune nell'Ellenismo.
Il movimento è relativamente unificato e tendente all'approccio ricostruzionistico, che tenta di ricostruire la cultura greca in tutta la sua filofia, non solo religiosa ma anche sociale. Sono presenti inoltre gruppi dodecateici eclettici o non neoellenici, concentrati principalmente negli Stati Uniti.
L'utilizzo del lemma "Ellenismo" per indicare la religione greca nacque con l'imperatore Giuliano nel suo tentativo di riformare e sistematizzare il Paganesimo. Fu reso popolare dallo scrittore Andrew Campbell attraverso la pubblicazione del suo Old Stones, New Temples.
Un'altra organizzazione sempre istituita in Grecia, il Dodekatheon (in alfabeto greco Δωδεκαθεων), utilizza l'espressione semplice di "religione greca" (in greco elliniki threskia).
 La Societas Hellenica Antiquariorum o Helliniki Hetaireia Archaiophilon utilizza la frase "religione tradizionale ellenica del Dodekatheon", mentre l'organizzazione statunitense chiamata Elaion utilizza il nome "Dodecateismo", esprimendo il proprio obiettivo di reinstaurare la sola religione greca, non inserendosi così tra le organizzazioni neoelleniche.
Il termine "Neopaganesimo ellenico" è utilizzato frequentemente, anche se l'uso del termine "pagani" è contestato dal Consiglio Supremo degli Ellenici Gentili in quanto in passato utilizzato dai cristiani come insulto.
I nomi "Neopaganesimo grecoromano", "Neopaganesimo classico" o Olimpianesimo sono invece utilizzati per indicare quei gruppi che operano un sincretismo di elementi traendoli dal Dodecateismo e dalla Via Romana agli Dèi.
  • DOTTRINA
I dodecateici venerano i dodici Olimpi (Zeus, Era, Apollo, Artemide, Demetra, Atena, Dioniso, Efesto, Ares, Afrodite, Poseidone e Ermes), le divinità della natura e della protezione.
 I dodici Dèi prendono tale nome in quanto secondo la mitologia greca vivrebbero sul Monte Olimpo; ovviamente i dodecateici moderni, operano una netta distinzione tra la mitologia e la teologia.
È una religione innanzitutto votiva e devozionale, il cui culto si basa sull'offerta alle divinità per ottenerne la tutela e la benedizione. La devozione nei confronti dei propri Dèi è strettamente correlata al precetto etico dell'eusebeia (cioè "riverenza", "venerazione","profondo rispetto", "timore reverenziale", soprattutto nelle azioni).
Il moderno Dodecateismo, essendo innanzitutto ricostruzionistico, si basa ostensivamente sulla concezione antica. È in primo luogo una religione politeistica e panteistica, e le divinità sono concepite come essenze spirituali che governano le espressioni della natura ai suoi livelli più elementali, le manifestazioni della vita e del cosmo. Questa è la tendenza maggioritaria, sebbene esistano gruppi che enfatizzano maggiormente una direzione monistica, vedendo le divinità come i tanti aspetti o rappresentazioni umane di un principio spirituale unitario ancestrale, l'Uno.
Un filo conduttore che lega tutte le concezioni teologiche dei gruppi dodecateici è la cosmoteasi (la "visione dell'universo"). Questi identificano il cosmo con l'Uno stesso, e lo concepiscono come sistematizzato dall'armonia dell'essenza stessa che costituisce tutte le cose, e fluisce attraverso tutte le cose.
La rappresentazione iconografica delle divinità è necessaria per fornire all'uomo conforto visivo e sensibile. Le divinità vanno tuttavia al di là della rappresentazione iconografica, sono infatti essenze, senza una forma, senza un corpo fisico, senza un genere sessuale e senza un carattere inteso nel senso umano del termine. Gli Dèi vengono definiti come delle forze o delle intelligenze impersonali che si manifestano attraverso le regole di armonia su cui si basa il mondo naturale.
Gli Dèi si può dire che partecipino dunque all'eterna creazione, cioè al continuo processo di evoluzione e fruizione cui sono soggette tutte le cose che esistono. La creazione non è un evento concluso, ma è eterno in quanto consiste nel perenne susseguirsi dei processi ciclici della vita e della morte, su cui si basa anche la reincarnazione, che è l'idea escatologica più comune tra i dodecateici.

La religione dodecateica non possiede dei dogmi, ovvero delle presunte verità assolute rivelate, ma al contrario favorisce l'idea che l'uomo debba giungere egli stesso alla comprensione del cosmo attraverso il rispetto per la vita, per la natura e per l'intera esistenza.
Il mondo che circonda gli esseri umani è manifestazione dell'Uno. La ritualistica e la pratica religiosa servono all'uomo per mantenere il proprio equilibrio di contatto con il mondo naturale, e quindi con il mondo delle divinità.
La loro funzione è dunque principalmente meditativa. La natura è sacralizzata e come tale va grandemente riverita e rispettata.
I precetti principali che fanno propriamente parte della dottrina dodecateica sono quelli contenuti nelle Massime Delfiche, ossia la reciprocità, l'ospitalità (Xenia) e il rispetto, accompagnati dall'autocontrollo e dalla conoscenza di se stessi. Questi valori aiutano l'essere umano a condurre una vita serena e basata sul rispetto nei confronti del prossimo.
La vita di ogni dodecateico si fonda sulla condivisione dei beni, delle ricchezze e delle qualità.
La felicità dell'uomo dipende dal suo ruolo nel mondo e dal suo approccio con il mondo stesso. Se l'uomo rispetta e riverisce le divinità (il mondo naturale), contribuisce alla conservazione dell'equilibrio della natura, della società e di se stesso.
  • ORGANIZZAZIONE
La pratica non è gestita da una Chiesa centrale ma tende ad essere abbastanza unificata nelle sue varie espressioni, gestite dalle altrettanto varie organizzazioni dodecateiche. Questa suddivisione organizzativa fa sì che non esista un clero centrale, ma che ogni organizzazione gestisca i propri seminari per l'istituzione di un proprio apparato sacerdotale attraverso cui regolare i rituali e le cerimonie.
Esistono anche persone che, come accade anche per le altre religioni del movimento neopagano, praticano in solitaria senza entrare a far parte di alcuna istituzione.
L'istituzione greca è chiamata YSEE (Υπατο Συμβουλιο των Ελληνων Εθνικων, o per esteso Consiglio Supremo degli Ellenici Gentili) e l'Hellenion statunitense, per indicare la religione utilizzano la denominazione "Ellenismo" o "tradizione ellenica etnica politeistica", e si riferiscono agli aderenti con il termine "ellenici" o "ellenici gentili".
Queste associazioni, definendosi "elleniche", inseriscono il Dodecateismo in un progetto di ricostruzione più ampio (il neoellenismo), ovvero esteso all'intera cultura greca.
  • OGGI
I moderni aderenti al Dodecateismo sono stati spesso vittima di discriminazioni, in particolare da parte della Chiesa ortodossa greca.
Poco tempo prima dell'inizio dei giochi Olimpici di Atene (2004) la giornalista Rhema Ellis preparò un servizio riguardante la rinascita che stava interessando l'antica religione greca. Nel documentario discusse delle violenze che avevano colpito le comunità neopagane, tra cui l'incendio di una libreria di Atene che rilasciava pubblicazioni per promuovere il restauro del Dodecateismo.
Nel 2006 le comunità ateniesi dell'Ellinais vinsero una battaglia legale per l'utilizzo degli antichi siti sacri, oggi patrimoni archeologici, e degli uffici centrali dell'associazione come luoghi di culto dove praticare i rituali.
Il 22 gennaio 2007 è stato tenuto un rituale presso il tempio di Zeus Olimpio ad Atene, negli stessi giorni Efstathios Kollas, presidente dell'associazione dei sacerdoti cristiani ortodossi greci ha definito i dodecateici un pugno di “… miserabili, riesumatori di una religione morta e degenerata che desiderano ritornare alle mostruose e oscure delusioni del passato …”, mentre Doreta Peppa, alta sacerdotessa dell'Ellinais, ribatté anche in questa circostanza la legittimità della religione dodecateica, spazzata via dalla violenza del Cristianesimo e oggi, in nome della libertà religiosa, praticabile nuovamente.

Gli aderenti al Dodecateismo sono in numero crescente.
Delle ricerche statistiche (non certe) indicano il numero dei dodecateici nella sola Grecia tra i 100.000 e i 200.000 aderenti. Il governo degli Stati Uniti indicava invece nel 2006 la cifra molto minore di 2000 aderenti in senso generale.