WICA ITALICA


La WICA ITALICA è un movimento spirituale Wicca, "fondato" da Leron in Italia, nella città di Roma il 18 settembre del 2009.

La Wica Italica si ispira al "movimento wiccan" della Seax Wica o Wicca sassone, fondata  nel 1973 da Raymond Buckland negli Stati Uniti.
RADIANZA, Emblema del movimento della Wica Italica.

Il termine Wica è un termine ripreso dagli scritti originali di Gerarld Gardner, che per primo parlò della Wicca.
Gardner nei suoi scritti usa il termine wica (invece di wicca). Questo risalirebbe all’antico anglosassone, dove indicherebbe “saggio” e “stregone”, a differenza di wicca che sarebbe l’adattamento (successivo) di wicce/witch “strega”. Definizione sostenuta anche dall’American Heritage Dictionary, che suggerisce una mutazione da weg-, cioè “essere vitali”, derivato dall’ancestore protogermanico wikkjaz. Da ricerche ancora più accreditati, svoltesi sugli studi di Walter William Skeat, si è individuato una probabile etimologia nel
protoindoeuropeo weid e nell’inglese antico wita (letteralmente “uomo saggio”) e witan (cioè “conoscere”), considerandoli una corruzione dell’ancestrale witga.
Tenendo in considerazione gli studi sostenuti, e il lemma utilizzato originariamente da Gardner, ecco che Wica vuole indicare e sottolineare l’importanza della conoscenza e della sua derivata saggezza.

A differenza della Seax Wica, la Wica Italica coltiva le tradizioni e i culti pagani tipiche dell’Italia, e in generale del bacino del Mediterraneo (pré e greco-romane, celtiche, indoeuropee, orientali), da qui il termine "Italica"; cerca nella pratica spirituale e nelle varie tradizioni un comun denominatore utile per raggiungere un’armonia materiale e spirituale con ciò che ci circonda. Inoltre ha due livelli di iniziazione, invece di tre.
Per quanto riguarda la Ritualistica, la Wica Italica adotta quello della Seax Wica.

La Wica Italica divulga e applica il massimo rispetto per ogni singola spiritualità e, nel contempo, attribuisce la giusta dimensione alle esigenze dello spirito, senza trascurare i bisogni materiali ma creando una sinergia di intenti.

Gli OBIETTIVI fondamentali della Wica Italica sono:

- Rafforzare ed Equilibrare lo Spirito e la Materia attraverso una crescita interiore e il raggiungimento della Serenità, mediante: la spiritualità Wicca e alcune pratiche sciamaniche, oltre alle meditazioni, allo studio delle filosofie e delle “scienze” esoteriche, e anche attraverso l’applicazione delle discipline olistiche;
- Attribuire la Giusta Dimensione alle esigenze dello Spirito senza trascurare i Bisogni Materiali,  creando un equilibrio e un’armonia fra le due  polarità umane;
- Cercare nella pratica spirituale e nelle varie tradizioni un comune denominatore utile per raggiungere un’armonia materiale e spirituale con ciò che ci circonda;
-  Risvegliare il potenziale dell'Anima umana, esaltando le doti naturali di ogni individuo, diffondendo una nuova consapevolezza di armonia con equilibrio e rispetto;
-  Diventare più forti e capaci nel gestire il proprio potere personale;
-  Allenare la volontà per armonizzare e meglio gestire questa forza psichica;
-  Istruire la persona sui procedimenti che sviluppano i poteri latenti in tutti gli uomini;
-  Approfondire e sperimentare l’arte di ottenere risultati;
- Contribuire ad una “elevazione delle coscienze” partendo da un approccio privilegiato con la natura, considerata come luogo ideale della dimensione umana;
- Far conoscere i valori della spiritualità Wicca, in particolare della tradizione Italica e Sassone, attraverso il loro studio e la loro pratica;
- Ricercare la “purezza” delle pratiche spirituali wiccan, sciamaniche, esoteriche e delle discipline olistiche, togliendo il velo del consumismo e della mercificazione;
- Conoscere e attualizzare le tradizioni e i culti pagani tipiche dell’Italia, e in generale dell’Europa e del bacino del Mediterraneo.

La Wica Italica segue come tradizione neopagana quella italiana (per questo denominata italica), in particolare le correnti greco-romana e celtica (che sono quelle che hanno forgiato la cultura nel territorio italiano ed europeo), le tradizioni popolari e culti anche precedenti a questi.
La Wica Italica è fortemente influenzata dallo sciamanesimo, seguendo quello di stampo Nativo Americano, perché ritenuto più in linea con i principi fondamentali della Wicca.
In queste correnti la Wica Italica cerca e coltiva quelle pratiche comuni, trovando in loro un fondamentale filologico e comune denominatore.

Si tiene a precisare che si coltivano le tradizioni italiche, non perché si reputa questa come la cultura migliore, o superiore; ma solo perché il movimento nasce in Italia e siccome obiettivo fondamentale è l’armonizzarsi con la Natura e ciò che ci circonda, si reputa più naturale, giusto e idoneo, conoscere la cultura del territorio italiano (visto che esso appartiene al nostro comune retaggio, per non parlare dell’importanza e della forte influenza che la tradizione italiana ha avuto nella Wicca e nella Stregoneria in generale, essendo “patria di quest’ultima”).
L’importanza della cultura pagana italiana nella Wica Italica è testimoniata anche dalla particolare importanza che questa spiritualità dà agli archetipi Divini di Diana (italica) e Apollo.

La Wica Italica celebra alcuni giorni sacri, chiamati Sabbat (o feste del Fuoco) e Esbat (o feste dell’Acqua): i Sabbat comprendono otto feste che ricalcano il ciclo del Sole e delle stagioni, mentre gli Esbat ricalcano le 13 lunazioni annuali, comprendenti sia le Lune Piene che le Lune Nuove.
Ha inoltre dei giorni dell’anno dedicati alla venerazione del Dio, della Dea, del Grande Spirito e dei cinque Esseri o Spiriti Elementari.
  • DOTTRINA
La Wica Italica non possiede dogmi di alcun genere né fa riferimento a Maestri o Sacerdoti di culto che si interpongono al significato dell’esistenza. L’unica etica e punto comune è rappresentato dal Manifesto denominato “Costituzione della Wica Italica”.
La Costituzione è il trattato che regola e spiega l’essenza del movimento spirituale della Wica Italica e delle sue Coven o Gruppi Spirituali.
Il suo riferimento è dato dalla Natura, in un’esperienza pragmatica di profonda spiritualità, non intendendo la Natura come la sola manifestazione della ciclicità delle stagioni e degli eventi naturali, ma soprattutto come espressione di un profondo Mistero di carattere mistico che permea con la sua immanenza tutte le cose e dà significato all’esistenza dello stesso Universo.
Esperienze che portano ad una concezione di armonia individuale, di pace e di fratellanza tra le genti, di libertà personale degli individui e di conoscenza senza dogmi e senza confini.

Il concetto fondante dell’intero sistema teologico wican italico è fondato sui due principi cosmici rappresentati dal Dio e dalla Dea (il Dio è rappresentato come il Dio Trino, simbolicamente denominato Apollo; la Dea è rappresentata come Dea Trina, simbolicamente denominata Diana).
Questi due principi cosmici del Dio e della Dea rappresentano le due forze manifestanti di un unico principio universale, ovvero il Grande Spirito.
Il Grande Spirito è la sorgente dalla quale viene emanata l’energia primordiale che costituisce tutte le cose che esistono e che va ad organizzarsi in processi armonici, concretizzandosi come materia, ovvero ciò che i cinque sensi umani riescono a percepire (che è un’infinitesima piccola parte del Tutto, della Divinità che è infinito).
Il Dio e la Dea sono le forze che permettono la costituzione armonica e l’equilibrio del mondo. Ogni cosa è costituita dall’eterno incontro e rapporto di complementarità che sussiste tra le due Divinità.
Fondamentalmente il Dio e la Dea sono anche una rappresentazione del dualismo del mondo materiale, per il quale ogni cosa esiste ed ha un proprio contrario, ma soprattutto esiste — ed è definibile — solo perché esiste anche la sua controparte speculare.
Il dualismo che sta alla base delle cose del mondo è dunque un fattore intrinseco e fecondo.
Il dualismo monistico è conseguente sia alla visione totalmente dualistica sia a quella monistica, dato che si applica alla dualità polare del Dio e della Dea.
La frase che meglio esprime questo concetto è quella che afferma che tutti gli Dei sono un Dio e tutte le Dee sono una Dea.
La religione wican italica accetta la venerazione di immagini o rappresentazioni molteplici e varie delle due Divinità, rappresentazioni che sono una ripresa delle antiche divinità del politeismo precristiano.
Come già in alcune religioni pagane del mondo mediterraneo le varie divinità non sono viste dalla Wica Italica come esseri antropomorfi, ma come essenze senza aspetto di apparenza e senza dimensione fisica. Le divinità minori sono forze attraverso cui si manifestano il Dio e la Dea o, in certi casi, semplici rappresentazioni che permettono all’uomo di comprendere le due divinità primordiali.
Gli Dei sono, come la matrice divina che li genera (il Grande Spirito), immanenti, ovvero forze che permeano e forgiano la Natura e il Cosmo. Essi possono essere percepiti in ogni espressione dell’esistenza, dalla nascita di una nuova vita, alla crescita di un germoglio, al vento che soffia sulla vetta di una montagna.
Gli Dei sono anche nell’uomo, nella sua più profonda interiorità.
Le divinità sono rintracciabili in tutta la natura e questo implica una visione panteistica del mondo.
La forza degli Dei è riscontrabile nei fenomeni naturali che, oltre alla scientificità, possono presentare profonde interpretazioni spirituali.
Proprio per questo, la Wica Italica specifica che l’adottare nomi come Apollo e Diana è solo una simbologia per meglio canalizzare la spiritualità umana, perché in realtà la divinità è riscontrabile in tutto ciò che ci circonda. Le raffigurazioni degli Dei sono quindi solo simboli, dato che le divinità vengono concepite come forze cosmiche e identificate con i meccanismi più sottili che danno origine ai processi della Natura e danno forma all’energia che sta alla base dell’Universo.
L’energia che pervade e costituisce tutte le cose è considerata quindi divina e da questo scaturisce una visione sacra della Natura.
Gli Dei sono quelle forze che tengono uniti eternamente gli atomi della materia, sono quelle energie che costituiscono gli atomi stessi.
L’uomo può ascoltare la voce degli Dei in ogni istante della sua vita, dato che, il Mondo, il Cosmo, è un continuo avvicendarsi delle azioni e delle espressioni di queste eterne e immutabili forze.
L’Universo, in quanto generato dall’ordine dato dal Grande Spirito tramite la scissione in due principali polarità, si reputa basato su fondamenti di giustizia, verità, equilibrio e armonia (questa concezione è derivata dalla più conosciuta legge cosmica di Maat, religione dell’antico Egitto).
Rispettare questi fondamenti significa mantenersi in allineamento con l’universo, con gli Dei e quindi con il Grande Spirito.

La religione della Wica Italica non possiede dei dogmi, ovvero delle verità assolute rivelate, ma al contrario favorisce l’idea che l’uomo debba giungere egli stesso alla comprensione del Cosmo attraverso il rispetto per la vita, la Natura e per l’intera esistenza.
Il mondo che circonda gli esseri umani è manifestazione del Grande Spirito.
La Natura è sacralizzata e come tale va riverita e rispettata. La ritualistica e la pratica religiosa servono all’uomo per mantenere il proprio equilibrio di contatto con il mondo naturale e quindi con il mondo delle divinità. La funzione della ritualistica è principalmente meditativa. In genere il rito ha una valenza fondamentale e una presenza quasi costante.

Il wican italico combina le pratiche di purificazione con la recitazione di inni o preghiere, spesso di origine strettamente pagana-popolare, depurati dagli influssi cristiani.
Il wican italico vede la vita di ogni giorno come una forma di attività sacra, lo stesso atto di vivere è infatti il compimento dei processi divini che caratterizzano e fanno evolvere il mondo; la stessa quotidianità è accompagnata da meditazione e rituali di ringraziamento, purificazione e protezione.
I precetti principali che fanno propriamente parte della dottrina della Wica Italica sono quelli contenuti nelle Massime Delfiche o Regola d’Oro (codici etici adottati nell’antica Grecia), ossia la reciprocità, l’ospitalità e il rispetto, accompagnati dall’autocontrollo e dalla conoscenza di se stessi.
Questi valori aiutano l’essere umano a condurre una vita serena e basata sul rispetto nei confronti del prossimo.

Per la Wica Italica la felicità dell’uomo dipende dal suo ruolo nel mondo e dal suo approccio con il mondo stesso. Se l’uomo rispetta e riverisce le divinità (il mondo naturale), contribuisce alla conservazione dell’equilibrio della Natura, della società e di se stesso.
L’uomo è parte della Natura, non ha uno status di superiorità nei confronti degli altri esseri viventi e di tutte le cose. Anzi, ha il dovere di tutelare ciò che lo circonda, essendo dotato di un’evoluta intelligenza.
Non esiste nessun privilegio di tipo divino, l’uomo deve semplicemente comprendere di essere parte costituente del divino, ed emanazione dell’energia di questo.
Dal wican italico l’essere umano non è visto come entità separata dal mondo ma come parte integrante di esso.

La Wica Italica suddivide il mondo nei cosiddetti Tre Mondi, identificati come Mondo Inferiore, Intermedio e Superiore. Questi mondi vengono interpretati come dimensioni parallele e metafora dei tre stati dell’esistenza umana e di tutte le cose, rappresentati dal simbolo del triskele a tripla spirale.
Il Mondo Inferiore corrisponde allo status mentale ed emozionale dell’esistenza; il Mondo Intermedio corrisponde alla dimensione del presente e del fisico; il Mondo Superiore rappresenta l’elevato, il futuro e il mistico della spiritualità.
Questo terzo Mondo è la rappresentazione dell’obiettivo finale che il wican italico deve proporsi, ovvero quello della ricerca continua e della comprensione delle cose e del mondo.
I Tre Mondi sono spesso concepiti come interconnessi da un albero cosmico.
L’albero mistico è, come nella visione Etena, un’ulteriore simbolizzazione del Grande Spirito che sta alla base di tutto l’esistente.
Oltre a questi Mondi (di derivazione druido-celtica) vi è una quarta dimensione denominata Campi Elisi (nome di derivazione greco-romana). Questo sarebbe un luogo nel quale dimorerebbero le anime dei defunti prima di reincarnarsi.

Nella Wica Italica vige il sistema della reincarnazione, secondo cui l’essenza dell’anima sopravvive alla morte ed è poi in grado di reincarnarsi dando origine ad una nuova vita. L’obiettivo è l’evoluzione e la completezza dell’Anima, e solo con le esperienze terrene questo può essere raggiunto.
Una volta terminato il ciclo delle reincarnazioni si crede che l’Anima si liberi dal materiale a vada a congiungersi con gli Dei, divenendo un tutt’uno con le energie divine che muovono l’intero universo.
Questa concezione ciclica dell’esistenza porta ad un annullamento del concetto di morte, la quale per il wican italico non esiste, essendo un semplice passaggio ad un’altra vita.

La Wica Italica si contraddistingue dalle altre religioni per sua la etica.
L’etica wican Italica (come la Wicca) è basata sul Rede (termine ripreso dalla lingua germanica e significante letteralmente “consiglio” o “proverbio”), la cui regola principale è quella del “fare ciò che si vuole senza fare del male a nessuno”.
Il Rede è ispirato alle già citate Massime Delfiche e al concetto del karma delle religioni orientali.
La massima del Rede non è un’esortazione all’anarchia ma al contrario è una regola universalistica che assume un ruolo portante e fondamentale in qualsiasi contesto culturale e socio-psicologico la si inserisca. Il non fare del male implica un rispetto dell’altro che si trasforma in un limite totalmente naturale per le proprie azioni.
Ciò che enfatizza il Rede è anche la naturalezza e la spontaneità che deve caratterizzare l’essere umano che vuole costruire una società basata sull’armonia della Natura.
Altro elemento fondante dell’etica della Wica Italica è la Legge del Tre o del Contrappasso, la quale si basa sull’idea del ritorno delle conseguenze di qualsiasi azione si compia.

Conforme alla sua etica-morale, la Wica Italica ha un atteggiamento di accettazione nei confronti delle caratteristiche di ogni singolo individuo ed alquanto aperta nei confronti dell’omosessualità.
La natura divina è immanente e anche il sesso e il desiderio sessuale, qualunque sia l’oggetto di esso (purché maturo e reciprocamente consenziente), sono una delle manifestazioni del divino.
Il percorso spirituale wican italico cerca di esaltare la propria natura personale e il proprio potere decisionale, al punto tale che i membri vengono stimolati a scegliere da soli la strada da seguire e il modo in cui rapportarsi con il Dio e la Dea.

Nella Wica Italica non viene contemplato il peccato come in altre religioni, quindi non si può essere condannati o giudicati né per la propria natura, né per le proprie scelte.
Il concetto di peccato nella Wica Italica è molto diverso dal concetto che invece caratterizza le religioni abramitiche. Più che di disobbedienza a Dio negli insegnamenti wican italici, il peccato (se proprio bisogna usare questo termine) rappresenta l’azione violenta nei confronti della Natura, il non rispetto del prossimo, del mondo e di tutti gli esseri viventi. Questo genere di “peccato” è considerato causa degli squilibri e dei problemi sociali.
  • ORGANIZZAZIONE
Il punto forte della Wica Italica sta nel non avere nessuna istituzione centralizzata e non esiste per questo alcuna ortodossia stabilita da una gerarchia ecclesiastica. L’unica cosa che unisce i vari gruppi spirituali o coven della Wica Italica è il rispetto dei principi etici, spirituali e organizzativi presenti nel manifesto denominato “Costituzione della Wica Italica” (che è consegnata e adottata dalle Coven).
L’organizzazione interna è costituita da coven o gruppi spirituali. Essi hanno un’impostazione iniziatica, dove però il membro resta comunque sempre libero di abbandonare il gruppo, senza nessun vincolo o penalità. Le iniziazioni previste all’interno dei gruppi o coven wican italici sono 3, disciplinati sempre dalla “Costituzione della Wica Italica”.
Per garantire una migliore organizzazione interna, le coven o i gruppi spirituali non dovrebbero superare i dieci membri.

La Wica Italica vieta il proselitismo, il fanatismo e condanna qualsiasi tipologia di violenza o forzatura.
Non riconosce gruppi politicizzanti, gerarchizzati o a fini di lucro.
I gruppi o coven wican italiche devono essere miste (composte da uomini e donne); i ruoli da sacerdote variano e ruotano tra i membri (già iniziati al secondo grado) e le decisioni interne devono essere prese con metodi democratici (tra i membri iniziati al terzo grado).
Le coven o gruppi wican italiche non hanno le competenze per fornire assistenza infermieristica o psicoterapeutica, per cui queste al suo interno sono vietate.

Per la Wica Italica, dopo aver conseguito la I° Iniziazione, dopo un periodo appropriato di apprendimento, tutti i membri sono considerati sacerdoti e sacerdotesse di uguale importanza, tutti hanno diritto ad amministrare le festività.

Organizzazione delle Coven della Wica Italica
La Wica Italica come la Seax Wica è una tradizione wiccan aperta, ovvero non “chiuse” come può essere considerata la tradizione gardneriana o alexandriana.
L'accesso alle Coven è libero, anche se esiste un giuramento a essere responsabili nel divulgare gli insegnamenti appresi all’interno delle Coven.

Ogni Coven è gestita da un collegio di quattro  funzionari, ovvero:
- il Responsabile del Tempio dove si celebrano i culti;
- lo Scriba, che aggiorna e custodisce i registri in cui sono annotate le attività e la programmazione annuale della Coven e dei suoi membri;
- Il Sacerdote e la Sacerdotessa che presiedono i rituali.

Le Cariche di Responsabile del Tempio e dello Scriba sono ricoperte solo dai membri della Coven iniziati alla Terza Iniziazione alla Wica Italica (Iniziazione dello Spirito).
Le Cariche da Sacerdoti sono affidate dopo la Seconda Iniziazione alla Wica Italica (Iniziazione del Fuoco).
Il Responsabile del Tempio e lo Scriba ruotano annualmente, sono cariche che durano 1 anno, mentre i Sacerdoti ruotano ad ogni Sabbat.
Non esistono quindi Sacerdoti o capi gruppi fissi, tutte le cariche e i ruoli ruotano tra i membri delle Coven iniziati alla Seconda e Terza iniziazione.

Iniziazioni:
L'Auto-Iniziazione è consentita se nelle vicinanze non esiste una Coven Wica Italica.
I membri della Coven della Wica Italica, come in quelle della Seax Wica, sono suddivisi in tre gradi o livelli:
Il “neofita”, colui che (volontariamente) vorrebbe entrare all’interno di una Coven o Gruppo spirituale Wican Italica, dopo aver conseguito un periodo appropriato di apprendimento (almeno un anno) può accedere alla I° Iniziazione, quella dell’Acqua; successivamente (dopo un altro periodo di studio) può conseguire la II° Iniziazione, quella del Fuoco; dopo un altro appropriato periodo di apprendimento e pratica, può accedere alla III° Iniziazione, quello dello Spirito.
La I° Iniziazione dell’Acqua consente l’accesso alla Coven e di considerarsi un membro di essa, consente al neofita di partecipare attivamente ai rituali;
la II° Iniziazione del Fuoco, dona le competenze del sacerdozio wican, consente quindi alla persona di presiedere ai Rituali come Sacerdote o Sacerdotessa;
la III° Iniziazione dello Spirito concede ai membri il dovere e la responsabilità di poter decidere l’organizzazione interna della coven o gruppo spirituale, attenendosi sempre all’etica e alla spiritualità della Wica Italica, si possono ricoprire gli incarichi da Responsabile del Tempio o da Scriba della Coven.

In generale tutti i membri (iniziati o neofiti) sono considerati di uguale importanza e sono rispettati, nessuno è costretto a conseguire le iniziazioni.
L’Espulsione dalla Coven è decisa da tutti gli iniziati all’Iniziazione dello Spirito con voto di maggioranza e per giustificati motivi.

Causa di espulsione immediata dalle Coven possono essere:
- mancanza di rispetto e responsabilità verso i membri (iniziati e non ai vari gradi) della Coven;
- mancanza di rispetto per l’etica e la spiritualità della Wica Italica;
- per motivi di forte proselitismo o fanatismo;
- per mancanza di maturità e responsabilità;
- per atti violenti, per razzismo, sessismo, omofobia, xenofobia o per nonnismo/bullismo.
L’espulsione dalle Coven non comporta nessuna penalità materiale (non essendoci tesseramenti o versamenti di denaro), ma sancisce il divieto di partecipare alle attività della Coven e di esserne membro.

Il wican italico deve essere una persona attiva e partecipe nella società in cui vive e in generale del mondo, non deve chiudersi in una personale realtà ma deve vivere seguendo l’etica wican italica nella quotidianità, sapendo essere sempre padrone di se stesso, pensante e consapevole.

Infine la Wica Italica non rifiuta la Scienza e non rinnega la civiltà; crede fortemente che la Scienza stessa debba offrire delle nuove risposte e insegnarci il rispetto per la complessità del mondo che ci circonda.
  • OGGI
La Wica Italica come movimento spirituale Wiccan/Neopagano è molto giovane.
La formulazione della Wica Italica avviene a Roma nel settembre del 2009, all'interno della Coven del Quadrifoglio, ad opera di Leron e il sostegno di Sibilla.
La Coven del Quadrifoglio viene fondata da Leron a Roma, il 14 Ottobre 2008, durante l’Esbat della Luna delle Foglie, essa venne consacrata alla dea Diana, al dio Apollo e al Grande Spirito. la Spiritualità e l'etica seguita è quella di Raymond Buckland e della sua tradizione della Wica Sassone (o Seax Wica). Poi successivamente, anche per un adeguamento verso la cultura e la tradizione italiana si costituì la Wica Italica.
Il 20 marzo 2010, durante il Sabbat dell’Equinozio di Primavera (Antesterie o conosciuto anche come Ostara), fu consacrato il Templum (Tempio consacrato sempre a Diana e Apollo), sito a Roma (in pieno centro – quartiere Esquilino), il primo Tempio della Wica Italica.
Il 21 giugno 2011 al suo interno nasce la Italus Associazione.

Nel maggio 2016 Raymond Buckland ha riconosciuto la Coven del Quadrifoglio e la Italus Associazione come le uniche (ad oggi) rappresentanti della Wica Sassone (o Seax Wica) in Italia, nonostante il nuovo approccio e denominazione in Wica Italica.

MAGGIORI INFO SU:
www.wicaitalica.blogspot.it